dott.ssa Michela Todeschini

Psicologa a Verona

Quali sono i canali di apprendimento?

Nov 14, 2023 | Età evolutiva

Quante volte nella tua vita da studente ti è stato detto che non ti applichi abbastanza? Magari hai anche passato tutto il weekend sui libri ma poi alla fine i voti che prendi non rispecchiano l’impegno e le ore che hai passato a studiare. Per essere produttivo durante il tempo che hai a disposizione e cercare di rendere più fruttuoso il tuo studio, potresti iniziare chiedendoti qual è il tuo canale di apprendimento. Ne hai mai sentito parlare?

L’apprendimento

L’apprendimento è quella capacità del nostro cervello che ci permette di accrescere le nostre conoscenze e di poterle poi riutilizzare in un secondo momento, ma anche di crearne di nuove, più elaborate. Apprendiamo quando veniamo esposti a stimoli nuovi, o ad un nuovo contesto, quindi quando facciamo un’esperienza sensoriale. Ma come avviene questo processo di apprendimento?Attraverso appunto dei canali!

Come dice lo stesso nome, i canali di apprendimento sono quelle vie che portano il flusso di informazioni dall’ambiente esterno verso il nostro cervello, affinchè vengano elaborate. Sono quindi la porta d’entrata che connette il nostro sistema cognitivo con la realtà esterna e che ci permette di imparare qualcosa di nuovo. Essi sono quattro e corrispondono all’incirca alle capacità sensoriali.

I 4 canali di apprendimento

CANALE Uditivo

Quello più comunemente utilizzato è il canale uditivo, che consiste nel prestare attenzione ad una conversazione o ad una lezione tenuta oralmente. Viene abitualmente sfruttato nelle scuole o nei corsi, in cui un docente spiega e gli alunni ascoltano quanto viene detto. Se si riconosce di apprendere molto bene attraverso questo canale, si troverà utile ripetere a voce alta utilizzando parole proprie, lavorare in coppia o in gruppo spiegando ad altri ciò che si è appena compreso, riascoltare la lezione mediante registrazioni oppure far leggere un testo attraverso sintesi vocale.

CANALE Visivo-verbale

Abbiamo poi il canale visivo-verbale, che si sviluppa sempre attraverso la manipolazione di materiale verbale: le parole, ma questa volta viene aiutato da uno strumento visivo, che può essere un foglio, o uno schermo. Leggere, prendere appunti, riassumere dei testi, sono tutte strategie che fanno capo al canale visivo-verbale, di fatto: si scrive per ricordare.

CANALE Visivo non-verbale

In tempi meno recenti l’insegnamento era accompagnato da cartelloni, lavagne e gessetti, che comunque sono ancora da considerare un valido aiuto. Negli ultimi anni invece, grazie anche all’innovazione tecnologica, le lezioni sono sempre più supportate da strumenti visivi: come video, immagini e testi interattivi. Introduciamo così un terzo canale, quello visivo non-verbale. Si apprende mediante l’osservazione di mappe e schemi oppure la visione di immagini e video. Aiuta anche vedere testi le cui parole-chiave sono evidenziate con colori diversi, oppure quando vengono utilizzati dei simboli che riassumono il concetto.

CANALE Cinestetico

Il canale di apprendimento meno conosciuto è forse quello cinestetico, che consiste nell’imparare attraverso il movimento. Ma come avviene? Attivarsi concretamente ad esempio facendo ricerche dinamiche, tipo interviste, mettere in pratica o simulare determinate situazioni, si può ricorrere al teatro o alla creatività. Fa parte dell’apprendimento cinestetico il lavoro diretto sui testi come evidenziare, colorare, fare schemi, mappe o scalette. Si possono anche usare strumenti analogici come i regoli, creare oggetti, fare esperimenti o giochi. Per di più, studi scientifici dimostrano che il movimento aiuta la concentrazione e il consolidamento delle informazioni.

MA GUSTO E OLFATTO?

Non abbiamo propriamente un canale di apprendimento relativo al gusto e all’olfatto, ma le neuroscienze hanno evidenziato come sia importante utilizzare simultaneamente quanti più stimoli sensoriali possibili per favorire la familiarizzazione e la comprensione di un nuovo contenuto. Oltretutto se variamo la modalità di presentazione, possiamo avere punti di vista inediti su uno stessa tematica e rendiamo l’apprendimento sia più inclusivo, sia più stimolante. Pensate ad esempio ai libri di Geronimo Stilton, che con le loro pagine profumate facevano viaggiare la fantasia e aiutavano a calarci in una scena e a memorizzarla.

Conoscere il proprio canale di apprendimento

Insomma, è importante che tutti i canali di apprendimento vengano integrati durante l’insegnamento. Dopodiché è fondamentale anche per ciascuno studente capire qual è la modalità che più predilige per poi adottarla anche nello studio a casa. Ad esempio per approfondire un tema che non è molto chiaro si possono guardare programmi televisivi o video su YouTube, ascoltare podcast, si può accendere un dibattito o una discussione di gruppo, costruire schemi, mappe, scrivere riassunti, fare esperimenti, prendere parte a giochi che stimolano l’apprendimento e perchè no, anche a videogiochi educativi.

Se pensi di aver bisogno di un aiuto puoi andare sulla pagina dell’età evolutiva per vedere cosa posso fare per te.